Il libretto presenta un aggiornamento sullo stato dei processi G8 in corso presso i Tribunali di Genova e Cosenza, e l'attività delle segreterie legali che affiancano il lavoro di decine di avvocati del Genoa Legal Forum.
Genova 2001 rappresentava per l'intero movimento nato all'indomani di
Seattle l'appuntamento su cui far convergere le varie esperienze di lotta
prodotte dall'associazionismo, dai centri sociali e dai sindacati: lotte locali
e lotte globali per la difesa di beni comuni, che portano una critica radicale
al modello di sviluppo e ai processi di globalizzazione liberista, e una
diversa visione del rapporto tra il Nord e il Sud del mondo.
Ma il G8 di Genova ha finito per rappresentare la repressione violenta
della protesta: le cariche ingiustificate delle forze dell'ordine contro
migliaia di manifestanti provenienti dal resto d'Italia e d'Europa, l'omicidio
di Carlo Giuliani, gli arresti illegali, i pestaggi e le torture. Dopo il G8 la
repressione non si è fermata, ma è continuata nelle aule di tribunali dove
molte persone che a vario titolo hanno partecipato al movimento oggi
devono affrontare capi di imputazione assurdamente sproporzionati, come
sproporzionata fu la violenza delle forze dell'ordine durante il G8.
Il caso più eclatante è la decisione squisitamente politica della Procura di
contestare il reato di devastazione e saccheggio, reato che era stato
contestato anche ai 93 arrestati alla Diaz e che prevede una pena da 8 a
15 anni. Inoltre, le inchieste nate all'indomani delle giornate di Genova
sono state l'apripista di una repressione che ha interessato le espressioni
più radicali del movimento.
Si tratta di procedimenti complessi. Per farvi fronte è stato necessario un
lavoro tecnico e politico impegnativo. Da questa esigenza sono nate
strutture in grado di coordinare il lavoro dei collegi difensivi nei processi e
di monitorare le varie inchieste, e le nuove che vengono aperte.
Queste strutture sono le segreterie legali.